Tantra & Amore

Inizia a parlare di te e non del tuo partner, se vuoi migliorare il rapporto di coppia

Parlare in prima persona è il segreto della comunicazione efficace. Per migliorare il rapporto di coppia un ottimo punto di inizio è proprio la comunicazione.

Parlare in prima persona: usare “io” e non “tu”.

Una delle modalità più efficaci per migliorare la comunicazione nella coppia è parlare di te e non dell’altro, di fatto è molto semplice: basta usare “io” anzichè “tu”.

Esempi: “Io mi sento a disagio” e non “tu mi fai sentire a disagio”

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Una delle cause maggiori che influenzano negativamente l’intimità nella coppia è rivolgersi al partner con una pessima comunicazione. Per migliorare la vita di coppia occorre anzitutto migliorare la comunicazione tra i due partner.

“Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione.”
Zygmunt Bauman

Come parlare col partner?

Molto spesso si comunica con la volontà di criticare il partner, farlo sentire sbagliato, volerlo cambiare o convertire al proprio pensiero. Per un buon rapporto di coppia è necessario anzitutto liberarsi da questi schemi comunicativi automatici e pensare prima di parlare.

Ogni comunicazione ha un obbiettivo, questo obbiettivo, in un rapporto sentimentale, non deve essere “vincere” la battaglia verbale e neanche “avere ragione” ma capire e farsi capire.

Alcune premesse fondamentali da ricordare sempre

  • il partner è una persona diversa da noi, con le sue idee, le sue opinioni e le sue esigenze, il suo modo di percepire la realtà.
  • il partner non è telepatico.
  • il partner non può capirci se non ci spieghiamo in modo chiaro.
  • il partner non può capirci se non ci capiamo per primi da soli (cosa vogliamo?)
  • non possiamo avere sempre ragione. Esiste la possibilità che abbiamo torto o che nessuno dei due abbia ragione.

In virtù di tali premesse: niente sottintesi. Mai. Dire ogni cosa con la massima chiarezza.

“Per comunicare efficacemente,
dobbiamo realizzare che siamo tutti diversi
nel modo di percepire il mondo
e utilizzare questa comprensione
come guida della nostra comunicazione con gli altri.”

Anthony Robbins

Gli ostacoli da evitare:

Gli ostacoli più frequenti per una comunicazione efficace – cioè che raggiunga l’obiettivo di capire e farsi capire – sono:

  • Dare ordini, comandare, dirigere: Tu devi.. Bisogna che tu.. Fai questo.. etc.
    Questo atteggiamento produce timore, irritazione o altre reazioni negative nel partner, mandandolo in difesa e creando un “no” secco e chiusura.
  • Minacciare: Se non fai così sarò costretta/o a lasciarti.. per te è meglio che.. altrimenti ne pagherai le conseguenze.. etc.
    Questo atteggiamento produce paura, e in alcuni induce sottomissione, rabbia e ribellione.
  • Fare prediche e gettare la colpa sull’altro: Tu dovresti.. è tutta colpa tua.. se tu avessi fatto così allora…etc..
    Questo produce senso di colpa su chi ascolta, e getta la responsabilità sull’altro.
  • Etichettare e giudicare il partner: sei una cretina/o.. non sei in grado di.. sei un bambino/a.. etc..
    Questo atteggiamento tende a svalutare l’altro e farlo sentire sbagliato, creando problemi di autostima.

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Usare “Io”, parlare in prima persona

Generalmente frasi che iniziano con il pronome “tu” implicano che colui che ascolta è personalmente responsabile di qualcosa. Mentre l’uso del pronome “io”, attribuisce la responsabilità a colui che parla.
“Io mi sento male in questa situazione” è veramente diverso da: “Tu mi fai stare male”.

Spesso il “tu” mette il nostro interlocutore in posizione difensiva. Thomas Gordon, un famoso psicoterapeuta autore di numerosi best sellers tra cui “Relazioni efficaci” ha coniato il modello per una comunicazione efficace che parte dal comunicare con l’IO, la quale deve avere tre componenti essenziali:

1. Una breve descrizione, senza critica e giudizio, del comportamento che si trova inaccettabile, riportando il fatto, ma non giudicando il comportamento.

2. I vostri sentimenti.

3. L’effetto tangibile e concreto del comportamento su di voi.

Ecco uno degli esempi usati per dimostrare i tre componenti essenziali:

«Io mi sento molto turbata e triste [come mi sento] quando non sei puntuale ai nostri appuntamenti [comportamento] perché questo significa che non posso fidarmi dell’orario e degli appuntamenti che prendiamo, inoltre metto da parte i miei interessi personali per essere presente, così mi sento poco importante [effetto del comportamento].»

È molto importante evitare di incolpare l’altro affermando che il suo comportamento è causa della nostra infelicità. Il disagio e il sentimento vanno espressi in associazione ma senza accusa: “Mi sento molto turbato/triste/a disagio quando accade questo comportamento” invece di: “Il tuo ritardo mi fa arrabbiare” o, peggio ancora: “Mi fai arrabbiare ogni volta che sei in ritardo”.

Se condivido i miei sentimenti e me ne prendo la responsabilità, non sto incolpando l’altra persona per i miei sentimenti e non pretendo di cambiare l’altro per farmi sentire meglio.

In questo modo, esprimo con chiarezza il problema senza toccare la difesa dell’altro e creando un buon terreno di discussione per trovare insieme delle soluzioni.
Dare voce al “come mi sento”, sentimenti e vulnerabilità, ha più probabilità di toccare la sensibilità del nostro partner ed è possibile che stimoli un cambiamento spontaneo da parte sua, che magari non si rendeva conto di come il suo comportamento influiva sul nostro sentire. Sarà inoltre più probabile un’apertura per trovare soluzioni insieme.

Il supporto scientifico che la comunicazione che parte dall’Io piuttosto che dal Tu, abbia un effetto positivo sull’armonia della coppia, lo si trova in uno studio effettuato sulle coppie riportato da Hahlweg e Jacobson (1984). Lo studio evidenziò il miglioramento della relazione per le coppie che avevano seguito una formazione intensiva di ascolto attivo e comunicazione empatica (che comprende l’uso di IO) in modo continuativo per oltre 8 mesi.

Ogni relazione umana riesce ad essere creatrice,
riesce soprattutto ad essere portatrice di cura e di speranza,
soltanto se ci si educa a questo cammino,
che in fondo è bipolare:
il cammino verso di sé
e il cammino verso gli altri.
(Eugenio Borgna)


Nei nostri corsi tantrici e nelle sessioni individuali dedichiamo molta attenzione alla comunicazione nella coppia, fornendo concreti strumenti per parlarsi e capirsi in modo efficace.


In gruppo l’energia è più potente e il cambiamento più veloce!

Il programma di crescita personale e cura della relazione Tantra & Amore, attraverso i suoi corsi tantrici ed eventi esperienziali, è studiato appositamente per fornire concreti strumenti di crescita personale all’individuo e alla coppia, per guardare le criticità con occhi diversi e superarle insieme.
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Il tutto per condurti ad uno stadio evolutivo superiore,
a scoprire e sperimentare un nuovo modo di vivere ed amare:
sano, intenso e appagante.

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“Il sesso sta alla radice della vita,
e non potremo mai imparare a rispettare profondamente la vita
fino a che non sapremo comprendere il sesso

Havelock Ellis


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